segue dalla prima pagina
Ad esempio:
su un biglietto da 100 la Banca Centrale incamera 100
euro pi� gli interessi, diciamo del 2,50%, meno il
costo di produzione di circa 3 centesimi, perci� il
guadagno da Signoraggio per la banca � pari a euro
102.47, che in parte vanno ad incrementare il debito
pubblico e in parte vengono incassati come interessi
dalla stessa Banca Centrale. Ora non rimane che
moltiplicare questa semplice operazione contabile per
il valore totale delle banconote in circolazione e si
avr� l�entit� reale della truffa monetaria che la
B.C.E./Banca d�Italia realizza frodando lo Stato
�consenziente� e truffando tutti i cittadini pressoch�
ignari dell�inganno. In effetti, la Banca Centrale
Europea non � altro che una normalissima �tipografia�
ma realizza un proffitto illegittimo dalla stampa delle
banconote come se fosse �proprietaria della
moneta�!!!
Gli utili reali per� vengono �occultati� attraverso
semplici e collaudati artifici contabili. In effetti si
falsificano i bilanci, iscrivendo nelle poste passive
il �valore nominale� delle banconote in circolazione e
nell�attivo il controvalore dei titoli di stato avuti
in cambio dal Ministero del Tesoro, ottenendo cos� un
finto �pareggio di bilancio� che produce l�occultamento
della maggior parte del reddito da Signoraggio e una
consistente evasione fiscale. La banca per regola
dovrebbe iscrivere nelle passivit� il costo di
produzione delle banconote in circolazione e non il
valore nominale, cos� facendo si avrebbe, per un
biglietto da 100 euro, una passivit� di 0,3 centesimi e
non di 100 euro e nelle attivit� si registra
giustamente il valore �nominale� dei titoli di stato
emessi dal Tesoro cio� 100 euro. Il falso in bilancio
consiste nel dichiarare come reddito solo gli
interessi, che comunque sono decine di miliardi di euro
all�anno, ma allora: come andrebbero contabilizzati in
bilancio i quasi 2.000 miliardi di debito pubblico che
in larghissima parte gli italiani hanno contratto con
la Banca Centrale e pi� in generale col sistema
bancario nazionale e internazionale?
Ecco perch� la Banca Centrale, falsificando il proprio
bilancio, ottiene enormi e illeciti profitti anche
evadento il fisco. Dal 1971 con l�abolizione degli
accordi di Bretton Woods, ovvero la fine della
convertibilit� del dollaro con l�oro, tutte le Banche
Centrali emettono moneta creandola dal nulla, cio�
senza riserva, insomma, emettono�cartastraccia. In
Italia la Banca Centrale di emissione � denominata
�Banca d�Italia� ma in realt� non � �pubblica� o �dello
Stato� come ingenuamente � indotta a credere la gente
comune. La banca d�Italia in pratica � e si comporta
come una S.p.A. ed � gestita da privati e anche se
continua ad apparire a tutti come �la Banca Centrale
dello Stato Italiano�, in realt� Bankitalia � �di fatto
privata� perch� controllata per il 90%, attraverso �le
quote di partecipazione�, dalle maggiori banche private
italiane e da alcune grandi Assicurazioni come �Le
Generali� e solamente il 5% di quote � posseduto
dall�INPS come �ente pubblico�. In sostanza la Banca
d�Italia � una banca privata e i nostri rappresentanti
politici hanno �privatizzato� con essa la nostra
moneta!
Se la Banca Centrale fosse�pubblica� e fosse lo Stato
ad emettere la �nostra moneta�, il cosiddetto �reddito
da Signoraggio� tornerebbe allo Stato e non sarebbe
sottratto al Popolo sotto forma di interessi sul
�debito pubblico�. Lo Stato Italiano infatti � oberato
da un debito pubblico che ormai supera 1.900 miliardi
di euro e proprio a causa di questo inestinguibile
debito dello stato il governo tassa impunemente i
cittadini, il lavoro, i servizi, i beni primari e tutto
ci� che � tassabile. La triste realt� � che i cittadini
italiani sono costretti a sborsare, su questo debito
pubblico inventato da politici e banchieri, oltre 90
miliardi di euro di interessi all�anno, estorti dal
Governo con l�imposizione fiscale e attraverso il
prelievo forzoso di infinite tasse e gabelle.
Se fossimo Cittadini e non sudditi, dovremmo opporci
attivamente contro lo strapotere delle banche e il
malgoverno di questa classe politica corrotta, l�Italia
ha diritto ad avere un Governo che sia espressione
democratica del suo Popolo, uno Stato in cui il
cittadino si identifichi pienamente e non si senta
invece da esso perseguitato, truffato e fatto oggetto
di pratiche estorsive e vessatorie specialmente nella
funzione delicata della riscossione dei tributi
affidata a organizzazioni semi criminali e mafiose come
�Equitalia�.
In definitiva, � allo Stato che spetta il compito di
emettere �tutta� la nostra moneta e gestire la politica
del credito, lo dice espressamente l�articolo 47 della
Costituzione: �la Repubblica incoraggia e tutela il
risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e
controlla l�esercizio del credito�� Controllare infatti
non significa necessariamente �cedere� alle banche
private questo fondamentale servizio pubblico che la
Costituzione assegna chiaramente allo Stato perch� sia
svolto a favore della popolazione.
Ma la parte peggiore della faccenda � che solo il 10%
della massa monetaria � costituito da denaro fisico,
ossia banconote emesse dalla B.C.E. e monete metalliche
coniate dallo Stato. Il restante 90% della massa
monetaria viene messo in circolazione dalle banche
ordinarie o commerciali, sotto forma di �credito�,
ovvero �denaro virtuale�: assegni, carte di credito,
mutui e cifre sulla memoria informatica di un computer,
cio� moneta fittizia/fasulla perch� senza copertura,
che non costa nulla alla banca ma che trasforma i
cittadini, solo perch� obbligati a spendere questa
moneta �bancaria�, in eterni schiavi di un debito
enorme ma, in compenso, fa diventare ricchi e potenti
gli adoratori del dio denaro: i banchieri usurai
!
Ora � chiaro che il denaro viene letteralmente creato
dal nulla dalle banche, infatti sulla base degli
accordi interbancari di Basilea 2, le suddette banche
�ordinarie� o �commerciali� si sono date come regola
quella di detenere come riserva obbligatoria �a
garanzia� soltanto il 2% dei depositi per poi prestare
il restante 98% ad altri clienti, ma si badi bene, non
utilizzando il denaro depositato dai correntisti, bens�
�inventandolo dal nulla� ad ogni successiva richiesta,
sotto forma di denaro creditizio ovvero nuovo credito,
�sulla base� del deposito iniziale moltiplicato quasi
all�infinito. Facciamo un esempio: se depositiamo,
1.000 euro in una banca, il �sistema bancario� nel suo
insieme, sulla base di quei 1.000 euro, pu� prestare,
creando altro denaro dal nulla sotto forma di �credito�
fino a 50.000 euro per ogni 1.000 depositati,
(�moltiplicatore dei depositi�).
Cos� il sistema bancario, indebitando i cittadini,
incassa interessi, non sui mille euro iniziali e che,
peraltro non sono nemmeno suoi ma del correntista,
bens� sui 50.000 creati dal nulla con poca fatica e a
costo zero. Questo meccanismo di espansione della massa
monetaria, nell�ermetica terminologia bancaria, viene
definita: �Riserva frazionaria� o Signoraggio
secondario. Non tragga in inganno il termine
�secondario� poich� in quanto a danni e potere
distruttivo per la comunit� esso non � certamente
secondario ma anzi � ben maggiore del Signoraggio
primario sulle banconote che fa capo alla
B.C.E./Bankitalia.
La banca concede prestiti con denaro che non possiede e
che inventa sul momento moltiplicando numeri e pezzi di
carta senza valore reale, ma poi il debitore deve
restituire alla banca denaro �vero� guadagnato
lavorando con fatica e sudore e persino sotto il
ricatto del pignoramento dei beni dati a garanzia del
prestito nel malaugurato caso di �insolvenza�. Infatti,
come se non bastasse, la banca concede il prestito
solamente se esso � �garantito� dai beni materiali dei
cittadini.
La banca stampa denaro falso e lo presta a usura
accumulando enormi profitti sottraendoli a chi lavora e
produce vera ricchezza. La ricchezza di un Paese �
prodotta dal Popolo, non dalle banche, la moneta �
stata inventata per �facilitare� gli scambi dei beni e
dei servizi prodotti dai cittadini, quindi la moneta ha
valore solo perch� gli stessi cittadini la accettano e
la fanno circolare usandola come mezzo di scambio dei
beni creati col lavoro dal Popolo Sovrano. Ecco perch�
la moneta � del Popolo !
Le banche non producono nessuna �vera ricchezza� ma
solo �il simbolo dell�unit� di misura� dei beni oggetto
dello scambio, esse creano dal nulla la nostra moneta,
ne assumono illecitamente la propriet� e poi ce la
prestano lucrando enormi profitti con l�applicazione di
un interesse !
�Perch� i cittadini �Sovrani� permettono questa
truffa ai loro danni ???
Fonte: http://sovranidade.org
ISLANDA UN ESEMPIO DA
SEGUIRE
Islanda: un
pessimo esempio che la destra e i media si sforzano di
nascondere agli occhi dell'opinione pubblica.
Recupero della sovranit�
popolare, mancato pagamento dei debiti, banchieri in
galera! Questo � inaccettabile e pericoloso, se
nel bel mezzo dell'inquietudine che vive l'Europa si
produce un contagio. Quindi meglio continuare a parlare
fino al disgusto di Gheddafi e delle lussuose ville in
cui lui e la sua famiglia viveva prima della caduta del
regime. E una volta che questa fonte di notizie sar�
esaurita, cercheremo nuove distrazioni. Qualsiasi cosa,
purch� non si parli dell'Islanda.
DI DEENA
STRYKER
Insurgente
Si deve guardare all�Islanda. Rifiutare di
sottomettersi agli interessi stranieri: � l'esempio di
un piccolo paese che ha chiaramente indicato che il
popolo � sovrano.
Un programma radiofonico italiano parlando della
rivoluzione in corso in Islanda ha detto che era un
esempio impressionante di quanto poco i nostri media ci
raccontano del resto del mondo. Gli americani
potrebbero ricordare che all'inizio della crisi
finanziaria del 2008, l'Islanda si dichiar�
letteralmente in bancarotta. Le ragioni sono menzionate
solo superficialmente e da allora questo poco
conosciuto membro dell'Unione europea � ricaduto nel
dimenticatoio. Come i paesi europei cadono uno dopo
l'altro, mettendo in pericolo l'euro, con ripercussioni
per tutto il mondo, l'ultima cosa che le autorit�
vogliono � che l'Islanda si converta in un
esempio.
Ecco perch�: cinque anni di un regime puramente
neoliberista hanno fatto dell�Islanda (popolazione di
320.000 persone senza esercito), uno dei paesi pi�
ricchi del mondo. Nel 2003 tutte le banche del paese
sono state privatizzate, nel tentativo di attirare gli
investimenti stranieri, offrendo prestiti on-line, che
avendo costi minimi permettevano di offrire tassi di
rendimento relativamente alti.
I conti, chiamati "Icesave", attrassero molti
piccoli investitori inglesi e olandesi. Per�, mentre
gli investimenti crescevano, cresceva anche il debito
delle banche straniere. Nel 2003 il debito dell'Islanda
era pari a 200 volte il suo PIL, ma nel 2007 raggiunse
il 900 per cento.
La crisi finanziaria globale del 2008 � stata il colpo
di grazia. Le tre principali banche islandesi,
Landbanki, Kapthing e Glitnir, andarono in bancarotta e
furono nazionalizzate, mentre la corona islandese perse
l'85% del suo valore nei confronti dell'euro. Alla fine
dell�anno l�Islanda dichiar� bancarotta.
Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, la
crisi port� al recupero dei diritti sovrani degli
islandesi, attraverso un processo partecipativo di
democrazia diretta che alla fine ha portato a una nuova
costituzione. Ma solo dopo molta pena.
Geir
Haarde, Primo Ministro di un governo di coalizione
socialdemocratica, negozi� 2,100 miliardi di dollari in
prestiti, ai quali i paesi nordici aggiunsero altri 2,5
miliardi. Tuttavia, la comunit� finanziaria
internazionale richiedeva all�Islanda di imporre misure
drastiche. Il FMI e l'Unione europea volevano prendere
in consegna il suo debito, dicendo che era l'unico modo
per il paese di pagare il debito ai Paesi Bassi e Regno
Unito, che avevano promesso di rimborsare i propri
cittadini.
Le proteste e le rivolte continuarono e alla fine hanno
il governo dovette dimettersi. Le elezioni si
anticiparono ad aprile 2009, dando luogo ad una
coalizione di sinistra che condann� il sistema
economico neoliberista, ma che subito dopo cedette allo
stesso che richiedeva che l'Islanda pagasse un totale
di 3.500.000 euro. Tutto ci� richiedeva che ogni
cittadino islandese pagasse 100 euro al mese per
quindici anni, all'interesse del 5,5%, per pagare un
debito del settore privato.Fu la goccia che fece
traboccare il vaso.
Ci� che � successo dopo � stato straordinario. La
convinzione che i cittadini devono pagare per gli
errori di un monopolio finanziario che impone di pagare
i debiti privati a tutta una nazione and� in frantumi,
la relazione tra i cittadini e le istituzioni politiche
sub� una trasformazione e, alla fine, ha portato i
dirigenti islandese sullo stesso piano degli
elettori.
Il Capo di Stato, Olafur Ragnar Grimsson, si rifiut� di
ratificare la legge che avrebbe reso i cittadini
dell'Islanda responsabili dei debiti bancari e accett�
l�appello al referendum.
Naturalmente la comunit� internazionale non fece altro
che aumentare la pressione sull'Islanda. Regno Unito e
Paesi Bassi minacciarono di isolare il paese con
terribili rappresaglie. Quando gli islandesi si
recarono alle urne, i banchieri stranieri minacciarono
di bloccare qualsiasi aiuto dal Fondo Monetario
Internazionale. Il governo britannico minacci� di
congelare i risparmi islandesi e i conti correnti. Come
disse Gr�msson: "Ci dissero che se rifiutavamo le
condizioni della comunit� internazionale, saremmo
diventati la Cuba del Nord. Ma se avessimo accettato,
saremmo diventati la Haiti del nord "(Quante volte ho
scritto che quando i cubani vedono lo stato deplorevole
dei loro vicini di casa, Haiti, si considerano
fortunati?)
Nel referendum del marzo 2010, il 93% vot� contro il
rimborso del debito. Il FMI congel� immediatamente i
prestiti. Ma la rivoluzione (non trasmessa in TV negli
Stati Uniti) non si fece intimidire. Con il supporto di
una cittadinanza furiosa, il governo avvi� indagini
civili e penali sui responsabili della crisi
finanziaria. L�Interpol emise un mandato di arresto
internazionale per l'ex presidente di Kaupthing,
Sigurdur Einarsson, e per altri banchieri coinvolti che
fuggirono dal paese.
Ma gli islandesi non si fermarono qui: si decise di
redigere una nuova costituzione che liber� il paese
dallo strapotere della finanza internazionale e dal
denaro virtuale. (Quella che era in vigore era stata
scritta nel momento in cui l'Islanda ottenne
l'indipendenza dalla Danimarca nel 1918, l'unica
differenza con la costituzione danese era che la parola
"Presidente" fu sostituita da "Re").
Per scrivere la nuova costituzione, il popolo islandese
elesse 25 cittadini scelti tra 522 adulti che non
appartenevano ad alcun partito politico, ma che erano
raccomandati da almeno trenta cittadini. Questo
documento non � stato il lavoro di un manipolo di
politici, ma � stato scritto su Internet. Le riunioni
della Costituente furono trasmesse on-line, i cittadini
potevano presentare le loro osservazioni e
suggerimenti, aiutando il documento a prendere forma.
La Costituzione, che deriva da questo processo di
partecipazione democratica, verr� presentata al
Parlamento per l'approvazione dopo le prossime
elezioni. Alcuni lettori ricorderanno il collasso
agrario dell'Islanda del IX secolo che fu illustrato
nel libro di Jared Diamond �Collasso. Come le societ�
scelgono di morire o vivere�. Oggigiorno, questo paese
si sta riprendendo dal suo collasso finanziario in una
forma del tutto contraria ai criteri che generalmente
si consideravano inevitabili, come ha ieri confermato
il nuovo direttore del FMI, Christine Lagarde, a Fareed
Zakaria. Al popolo greco hanno detto che la
privatizzazione del settore pubblico � l'unica
soluzione. E i cittadini italiani, spagnolo e
portoghesi affrontano la stessa minaccia.
Si deve guardare all'Islanda. Rifiutare di
sottomettersi agli interessi stranieri: � l'esempio di
un piccolo paese che ha indicato chiaramente che
il popolo � sovrano.
Ed � per questo che non appare nelle notizie.
fonte
www.atilioboron.com
traduzione per
www.comedonchisciotte.org a cura
di VINCENZO LA PORTA
Gli esempi di come ci si libera da un debito mai
contratto ma preteso dai banchieri non finiscono qui,
infatti, come � possibile visionare nel video che
segue, anche l'Equador
dichiara ILLEGALE il suo debito
estero.
il video � disponibile cliccando
qui
|
Servizio offerto da RISORSE.NET
L'Angolo della Poesia
SE...
di Rudyard Kipling
Se saprai
non perdere la testa
quando tutti l�avran persa attorno a te
e t�avranno incolpato per questo;
Se quando gli altri dubiteranno di te
tu saprai credere in te stesso e valutare il perch� del
loro dubbio;
o aspettare e non stancarti d�aspettare:
e non rispondere a calunnia con calunnia;
se saprai non ricambiare odio con odio,
senza per� mostrarti troppo buono
e senza fare discorsi troppo saggi;
Se saprai sognare, senza fare
che sia il sogno a guidarti; se saprai
pensare, ma non per gusto di pensare;
guardare in faccia il Trionfo e la Catastrofe
vederli entrambi come una menzogna;
se saprai sopportare che i furfanti
manipolino il vero che tu hai detto
solo per imbrogliare i poveracci;
o vedere andato a pezzi quanto avevi
messo su con il lavoro d�una vita,
ed accettare di ricostruirlo
anche se con strumenti ormai sciupati;
Se saprai mettere insieme ci� che hai vinto,
giocarlo in un solo testa o croce,
perdere tutto, riprendere da capo
senza un sospiro sul colpo andato male;
Se saprai ordinare a cuore e a nervi
a tendini di servirti anche se in pezzi,
e di tener duro, quando nulla in te
sar� rimasto se non la volont� di
ordinar loro di tenere duro;
Se saprai mischiarti tra la folla
e conservarti giusto; se saprai
frequentare i re, senza per questo
che ti venga la puzza sotto il naso;
se saprai serbarti invulnerabile
ai colpi dei nemici e degli amici
se porterai rispetto a tutti, ma a nessuno
troppo rispetto; se saprai riempire
di sessanta secondi interessanti
ogni minuto che sfugge inesorabile,
ragazzo, tua sar� la Terra e i suoi tesori
e, ci� che pi� conta, sarai Uomo!
IL
MIO CREDO
di Dean Alfange
Io non
scelgo di essere un uomo comune. E'un mio diritto non
essere comune... se posso, io cerco l'opportunit�... non
la sicurezza. Io non desidero essere un cittadino
mantenuto, avvilito ed intorpidito, per aver lasciato che
lo Stato provvedesse a me. Io voglio correre il rischio
calcolato, per sognare e costruire, per fallire ed avere
successo. Mi rifiuto di barattare un incentivo con
un'elemosina. Preferisco le sfide della vita ad
un'esistenza garantita; la gioia dell'adempimento, alla
calma stantia dell'utopia. Non rinuncer� mai alla mia
libert� per della beneficenza, n� alla mia dignit� per un
regalo. Non mi inginocchier� mai davanti a nessun
padrone, n� mi piegher� di fronte a minaccia alcuna. E'
nella mia eredit� stare eretto, orgoglioso e impavido;
per pensare ed agire per conto mio, godere dei benefici
delle mie creazioni, guardare il mondo in faccia,
spavaldamente e dire: "Questo io ho fatto". Tutto questo
significa essere un UOMO.
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